Avviene così,
spontaneo come un rito
e diretto come un consiglio.
È fatto di luce e gesso,
grigio e lavagna.
Proprio come giorni,
fintamente uguali,
che permettono di incontrarci.
Avviene, come succede un cambiamento.
Puntuale, proprio come la meraviglia.
Per me è diventato un appuntamento che mi ricorda come l’insegnamento sia innanzitutto ascoltare.
Le mie AlunnE e i miei AlunnI lasciano il segno.
Sì, chi in-segna sono Loro.
Ed è per me un onore riconoscerlo sempre.
Ed è, nel contempo, una sfida continua
volerlo riconoscere ancora.
Come un graffio...
come un graffito...
attendo il prossimo segno,
sono debitore di questo
IN-SEGNAMENTO.
;-)
[Ogni mercoledì, durante l'intervallo, prima che inizi la quarta ora, la lavagna della classe n. 121, diventa Nostra]