giovedì 27 marzo 2014
segnali
Non so come si chiami la Donna nella foto.
Non ricordo nemmeno il nome della strada in cui si trova il negozio... Già, neppure il nome del Negozio, ricordo.
Ma che cosa stia facendo quella Persona, lo so. Conosco molto bene quell'azione. Perché è spesso il mio stesso atteggiamento (Anche il Tuo. Perciò è il Nostro: ci appartiene. Ecco perché lo conosciamo: perché lo riconosciamo).
Ai tempi della BUSSOLA, gli umani cercavano la direzione. E se la bussola era buona, la direzione era giusta.
Ai tempi dei RADAR, gli umani scrutavano la posizione. Ovvero: osservavano i punti in movimento. Questi Punti corrispondevano a Cose in spostamento.
Oggi, nell'era degli SMARTPHONE, noi umani attendiamo il segnale.
Non solo: aspettiamo di essere raggiunti. Scrutiamo il monitor per vedere se vi sia campo. Guardiamo se una notifica ci fa memoria che siamo stati cercati da qualcosa/Qualcuno.
Fuor di metafora questo rischia di essere uno stile di vita: attendere che le cose capitino, che le notizie ci raggiungano, che il mondo si accorga di noi. La questione non si pone come valutazione se ciò sia giusto o sbagliato. E nemmeno se sia meglio o peggio, rispetto alle "ere" precedenti.
Ciò che è in gioco è precisamente l'Umano.
Chi sono? Come voglio Essere?
In definitiva: come decido di mettere in gioco la mia libertà?
Cara Sconosciuta, grazie per esserti seduta accanto e per avermi invitato a riflettere un po'. Non si finisce mai di aver bisogno di questo: calma e riflessione. Anche se, a volte, nel solo tempo di una foto.
Click!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento