giovedì 14 ottobre 2010

magari si ricomincia



Nel senso che, effettivamente, è possibile tornare a trovarsi utili.
Come quando si cerca un attrezzo, ormai abbandonato chissà dove, e lo si ritrova, con stupore e gioia. Impolverato... eppure già da subito pronto all'uso: non tanto perché già subito prestante, quanto perché necessario, e - dunque - più utile che mai.
Così è la sorte di questo blog. Come di altre azioni: tornare a leggere libri, ascoltare musica, guardare film... luoghi in cui, fondamentalmente, ci si dà appuntamento con se stessi, certi - stavolta - di non essere bidonati.
E qualora dovesse andar ancora buca? C'è sempre il tempo giusto e la forma adatta per potersi ritrovare.
Del resto: non è ciò che capita quando, passeggiando in rete (o camminando per strada), ti imbatti in qualcuno che in te riconosce l'amico che eri o la persona che sei stata?

A proposito: tra poco incontrerò RM.
Temo di intuire le sue paure e di prevedere le sue diminuite disponibilità.
E' anche questo un segno dei tempi: occorre imprimere una svolta ai ritmi dei nostri appuntamenti.
Ormai ci siamo fossilizzati su quanto abbiamo inventato. E, come nelle migliori tradizioni (appunto: "tradizioni", roba quasi da vecchi-dentro), ne siamo talmente incollati da temete qualsiasi novità.
Eppure, è proprio dal nuovo che può nascere il nuovo.
Eppure, noi tutti, ne abbiamo una tremenda paura.

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